STORIA DELLA FISIOTERAPIA

L’etimologia della parola FISIOTERAPIA è data dalla combinazione di due termini:  FISIO  – natura – e TERAPIA  – cura -.

Col tempo però ha acquisito un significato molto più complesso, ma partiamo dall’inizio:

le più antiche tracce di fisioterapia risalgono addirittura al 460 a.C., quando Ippocrate utilizzava tecniche manuali di massaggio e di idroterapia.

Da allora sono ovviamente stati fatti notevoli progressi , in particolare nei primi del Novecento. Sia l’ortopedia sia la fisioterapia hanno infatti trovato nuovo impulso in concomitanza con il primo conflitto mondiale, trovandosi a fronteggiare un numero spropositato di feriti e mutilati ( solo in Italia furono 1.050.000).

Negli anni ’40 le terapie venivano praticate solamente a livello ospedaliero e si basavano fondamentalmente su trazioni, massaggi ed alcuni esercizi di mobilizzazione articolare. Verso la fine degli anni ’50 avviene però lo sdoganamento dei trattamenti fisioterapici al di fuori delle mura ospedaliere, i terapisti iniziano un processo di specializzazione e praticano manovre manipolative a livello del rachide e delle altre articolazioni.

Attorno al 1980 si incontrano due mondi: quello della medicina e quello dei computer; l’intreccio di questi due segnerà una svolta importantissima anche per la fisioterapia, che da qui si vedrà sempre più affiancata dalle terapie strumentali.

Quando si parla di terapie strumentali facciamo riferimento a quella branca della medicina riabilitativa che sfrutta le energie fisiche per ottenere effetti terapeutici attraverso l’attivazione di una serie di reazioni biologiche e biostimolanti. Tra le principali azioni che, a seconda della patologia da trattare, si possono ottenere sui tessuti troviamo: un’attivazione del metabolismo a livello locale attraverso una miglior vascolarizzazione, una reazione antalgica ed un effetto antinfiammatorio.

Le terapie strumentali (Ultrasuoni, Tens,  Onde d’urto, Laser, Tecar, ecc…) si possono quindi inserire con ottimi risultati all’interno di un programma rieducativo affiancando le terapie manuali. Entrambe queste strategie terapeutiche sono in un processo che è in continuo divenire, infatti, come le energie fisiche vengono costantemente migliorate, anche le terapie manuali si evolvono in continuazione sia utilizzando tecniche di trattamento più mirate, che abbracciano anche il mondo dell’osteopatia,  sia con un approccio globale alle problematiche del paziente senza limitarsi al singolo distretto corporeo.

Il concetto moderno di fisioterapia prevede un approccio multidisciplinare alle problematiche e soprattutto un trattamento riabilitativo altamente personalizzato, disegnato appositamente per quel paziente.

Non si ragiona più in termini semplicistici, limitandosi solamente al trattamento della zona del dolore, ma in un’ ottica di corpo umano inteso come “unico”, si cerca di trattare la sintomatologia andando anche a cercare le cause scatenanti, che a volte possono nascondersi in distretti corporei lontani della zona del dolore.